Misure ed attacchi

Acquistare i mobili per arredare una cucina è impresa più ardua rispetto a quanto accade per le altre stanze della casa. Infatti, in questo locale bisogna fare i conti con la presenza degli impianti, che possono essere già esistenti o da realizzare.

Nel secondo caso il compito è più semplice, perché si potranno progettare in modo che calzino a pennello per la composizione che si desidera acquistare.
Ma se sono già esistenti, la cucina sarà almeno in parte vincolata e dovrà essere progettata rispettando la loro posizione.

Per questo, non si può pensare di acquistare una cucina prescindendo dalla posizione degli impianti.
Se avete una casa ancora in corso di costruzione o di ristrutturazione, l’ideale è configurare la vostra cucina con l’aiuto di un architetto.

Di seguito spiegherò come devono essere predisposti gli impianti della cucina, illustrandovi un caso in cui sono progettati contestualmente ai mobili stessi.

Per quanto riguarda l’impianto idrico, le mandate dell’acqua calda e fredda sono posizionate a 45 cm da terra, mentre lo scarico è a 30 cm di altezza.

La posizione ideale per collocare il lavello è quella in cui tali condotti si trovino in mezzeria rispetto alla sua base.
Naturalmente, poiché nella maggiore parte dei casi ci si troverà di fronte a impianti già realizzati, sarà difficile posizionare il lavello esattamente così, per cui ci sono degli intervalli di distanza ammissibili, di circa 40 cm per lato.

L’allacciamento del gas si trova a 45 cm da terra e anche in questo caso la posizione ideale per il piano cottura è quando si trova nella sua mezzeria.

Se però la sua posizione è diversa da quella ideale, si possono utilizzare delle tubazioni per raggiungerlo, la cui lunghezza massima varia a seconda del materiale con cui sono realizzate:
• 150 cm per tubi flessibili in gomma
• 200 cm per tubi flessibili in acciaio
• nessuna limitazione per tubi rigidi in rame.

Per quanto riguarda l’impianto elettrico, in cucina devono esserci punti presa in numero sufficiente ad alimentare tutti gli apparecchi previsti, del tipo standard per apparecchi di elevata potenza da 16 ampere, italiana o tedesca tipo Schuko.
La normativa per un impianto di tipo residenziale prevede una dotazione minima di 5 punti presa e 1 punto luce.

La lavastoviglie deve essere in completa aderenza alla parete, per cui la presa di corrente per alimentarla non dovrà essere posta nella sua parte posteriore, ma presso la base vicina, a 30 cm da terra.
Gli stessi criteri valgono nel caso in cui vogliate mettere in cucina anche la lavatrice.
Il posto migliore dove mettere la lavastoviglie resta sempre accanto al lavello, in modo da poterla collegare facilmente con lo scarico e la mandata dell’acqua.

Anche le prese di frigo, piano cottura e forno devono essere posizionate alla stessa altezza e l’ideale è che si trovino alla loro mezzeria.
Fa eccezione il frigo dove, per via della presenza del motore, è preferibile metterla in posizione decentrata.
Nel caso in cui si scelga un forno a semicolonna o a colonna, la presa dovrà stare a 80 o a 110 cm da terra.

Se gli elettrodomestici non sono centrati rispetto alle prese di corrente è anche possibile utilizzare una prolunga, ma l’importante è non collegare alla stessa presa forno, frigo e lavastoviglie. Invece possono essere collegati alla stessa presa solo forno e piano cottura, oppure forno e lavastoviglie.

Altre prese di corrente possono essere utili sui piani di lavoro, per poter utilizzare i piccoli elettrodomestici.
La loro altezza deve essere di 110 cm da terra e anche in questo caso la posizione perfetta è al centro della base sottostante.
Non vanno messe invece prese nei pressi del lavello o del piano cottura, per ovvi motivi di sicurezza.

La linea per la cappa va posizionata a 180 cm da terra, nella mezzeria dell’elettrodomestico o spostandosi lateralmente al massimo di 15 cm, di più solo se la cappa è del tipo a scomparsa e non si vedrà quindi il collegamento.

La norma UNI-CIG 7129:2008 prevede, per assicurare l’aerazione in presenza di apparecchi per la cottura, l’obbligo di due aperture permanenti di circa 10 x 10 cm, una in prossimità del soffitto, l’altra a pavimento. Quest’ultima può essere evitata se il piano cottura è a induzione.

L’altezza dello scarico fumi varia a seconda dell’altezza della composizione scelta per la cucina. Se però è posto in mezzeria rispetto alla cappa, la posizione è ottima in quanto le norme prescrivono di collegare lo scarico alla cappa con un tubo del diametro di 10 – 15 cm.

Fonte: www.guidaxcasa.it

 

Modularità cucina

Di seguito sono illustrate le misure comunemente usate dalla maggioranza delle ditte di cucine, utili per conoscere tutte le possibilità compositive. 

 

Fonte: Essebi cucine